1958 Jaguar XK 150
Roadster-
Baujahr1958
-
AutomobiltypCabriolet / Roadster
-
LenkungLenkung links
-
ZustandGebraucht
-
InnenfarbeBlau
-
InnenausstattungLeather
-
Anzahl der Türen2
-
Zahl der Sitze2
-
Standort
-
AußenfarbeBlau
-
GetriebeManuell
-
KraftstoffPetrol
Beschreibung
Ulteriori informazioni ed immagini su :
https://www.autoluce.com/portfolio/jaguar-xk-150-roadster-2/
Anno 1958
Veicolo con restauro conservativo
A corredo 4 cerchi dunlop cromati con pneumatici
colore celeste capote in tela blu interno pelle blu
Overdrive
La XK150 è un’autovettura sportiva di lusso prodotta dalla Jaguar dal 1957 al 1961 in 7.929 esemplari. Sostituì la XK140. Nel corso del 1957 un vasto incendio divampò nell’ala dello stabilimento Jaguar dove venivano assemblate le XK140, danneggiando seriamente gli stampi delle carrozzerie coupé e cabriolet e distruggendo completamente quelli delle roadster. La Casa di Converty approfittò della situazione (stampi, comunque da ricostruire) per modificare la XK140, che divenne la XK150.
Inizialmente era disponibile in due versioni, coupè e cabriolet. La prima era conosciuta con la sigla FHC (cioè, in inglese, Fixed Head Coupé), mentre la seconda come DHC (Drop Head Coupé). La versione roadster (OTS, cioè Open Two Seater) venne lanciata nel 1958, dopo la ricostruzione del relativo stampo distrutto dall’incendio. Sulla coupé e sulla cabriolet erano installati posteriormente dei sedili tipo strapuntino, che consentivano alle due versioni di trasportare tre passeggeri, contro i due della roadster.
La produzione terminò nell’ottobre del 1960, dopo 7.929 esemplari fabbricati, di cui 2.489 cabriolet, 4.101 coupè e 1.339 roadster. Uscì di listino nel 1961, rimpiazzato da un altro modello che divenne poi celebre: la E-Type.
La XK150 apparteneva alla famiglia di vetture che comprendeva la XK120 e la XK140. Per questo motivo era piuttosto simile ai modelli citati, anche se fu applicata una decisa opera di modernizzazione. Un parabrezza panoramico fabbricato in un solo pezzo sostituì il parabrezza in due parti, e sulle fiancate la linea di cintura non si spezzava più all’altezza delle porte, ma era più alta e raccordata più dolcemente alla parte superiore. Il cofano, apribile fino ai parafanghi, venne allargato, e la paratia tra abitacolo e vano motore venne arretrata di 4 pollici per allungare il cofano stesso. Il frontale venne ridisegnato e reso più spiovente e aerodinamico. Grazie ai nuovi paraurti le dimensioni crebbero fino a quasi 4,5 m di lunghezza complessiva.
All’interno, il cruscotto in noce fu sostituito da uno rivestito in pelle. Sulle prime cabriolet fu installata una consolle in alluminio con incisione ad X che era simile a quella installata sulle prime E-Type con motore da 3,8 L di cilindrata. Questa consolle fu offerta fino al giugno del 1958.Le portiere meno spesse fornirono più spazio interno. Sulla spia delle luci di parcheggio anteriori, che erano posizionata sopra la leva degli indicatori di direzione, fu collocata una piccola spia rossa che indicava al guidatore che le luci erano accese
Il motore montato di serie, che era lo stesso installato sulla XK140, era un sei cilindri in linea con doppio albero a camme in testa da 3.442 cm³ di cilindrata, erogante 193 CV di potenza a 5.500 giri al minuto. L’alesaggio era di 83 mm, mentre la corsa di 106 mm. Alcuni esemplari, conosciuti come SE, erano dotati di un motore potenziato che possedeva la testata modificata e delle valvole di scarico maggiorate. Grazie a queste modifiche il motore in questione erogava 210 CV a 5.500 giri al minuto.
I primi esemplari della XK150 erano più lenti rispetto ai modelli predecessori, e questo deficit fu corretto nella primavera del 1958 con l’offerta di un nuovo motore. Questo propulsore aveva una testata modificata e tre carburatori SU HD8 che garantivano l’erogazione di 253 CV a 5.500 giri al minuto. Questa versione era conosciuta come XK150 S.
Particolare del motore della XK150
Nel 1960, la Jaguar rialesò il suo motore da 3.442 cm³ fino a 3.781 cm³ per soddisfare le richieste di maggiori prestazioni desiderate dal pubblico statunitense, mantenendo la configurazione a sei cilindri in linea ed il doppio albero a camme in testa. L’alesaggio fu infatti aumentato ad 87 mm, mentre la corsa rimase immutata. La versione standard del nuovo propulsore erogava ora 223 CV di potenza, mentre quello della “S” sviluppava 269 CV. Una XK150 S da 3.8 L poteva raggiungere una velocità massima superiore a 220 km/h, accelerando da 0 a 97 km/h in poco più di 7 secondi. Quindi, con il nuovo motore si affermarono nuovamente le prestazioni brillanti che contraddistinguevano le serie precedenti delle XK. Il consumo di carburante era 6,372 km/L. Come per gli esemplari da 3,4 L, sulla versione standard erano installati due carburatori SU modello HD6, mentre sulla versione S ne erano montati tre, sempre della SU, ma di modello HD8.
Vennero offerti per la prima volta dei freni a disco da 305 mm della Dunlop che operavano sulle quattro ruote, ma era comunque possibile ordinare anche i freni a tamburo. Era disponibile di serie il servofreno. Le sospensioni ed il telaio erano molto simili a quelli della XK140. Lo sterzo era a cremagliera, mentre il servosterzo non era disponibile.
Tutte le versioni avevano il motore montato anteriormente e la trazione posteriore.